Quando rimpiangi le scelte passate

Relax, non sto per fare un discorso e filosofico moraleggiante da santone. È che, come sa chi mi segue su Instagram o Facebook, sto lavorando a una nuova edizione dei primi due volumi di Quando i polli tentano di volare e alla prima edizione del terzo. Il che ovviamente significa che mi sto rileggendo i primi due, tanto per essere sicura che non ci siano sviste o refusi.

Ci sono. Oh se ci sono!

Il punto è che quando rileggo qualcosa che ho scritto più di tre mesi fa la maggior parte delle volte la mia reazione è: “ma fai sul serio?”.

Un grosso NO, insomma. Del genere che guardo le pagine di Word come se mi avessero appena rubato le patatine fritte.

Non è che non mi piaccia più il libro, chiariamo. È solo che non scrivo più così, però mi devo dare una regolata o finisce che lo riscrivo daccapo, e non sarebbe giusto per la me del 2013/2014 che ha buttato giù i suoi primi due romanzi nello stesso anno con tanto entusiasmo e poco istinto di sopravvivenza. Quindi mi sono limitata a cambiare qualche frase stonata qua e là, mantenendo tutto il resto.

Nei prossimi giorni revisionerò Cadono e visto che l’ho scritto più di recente dovrei riuscire a procedere più spedita.

Speriamo.

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